A SEGUIR, A RESENHA DE ALESSANDRA MURONI, EM ITALIANO, SOBRE MEU DOCUMENTÁRIO "ERA UMA VEZ NA CIDADE ATÔMICA" (ONCE UPON A TIME IN THE ATOMIC CITY).
ALESSANDRA, QUE MORA NA INGLATERRA, PESQUISA SOBRE CINEMA E LITERATURA. ENTRE OUTRAS COISAS, ELA É AUTORA DE UMA MONOGRAFIA SOBRE CINEMA AFRO-DESCENDENTE E O MOVIMENTO "BLACK PANTHERS" NOS EUA. SEGUE A RESENHA DELA:
L'essere umano e la natura sono
in eterno conflitto, in bilico tra amore e odio. Amore per la bellezza che il
mondo sa regalare, odio per come essa viene bistrattata dall'uomo. Amore che sa
dare la natura, accogliendo l'uomo, e bistrattandolo e anche uccidendolo se
necessario per proteggere sé stessa.
Negli anni Settanta dei
ricercatori anonimi, forse tedeschi o americani, costruirono dei tunnel per
rubare uranio per i loro studi su una (possibile?) nuova bomba nucleare.
Ma la natura si ribella, ed ecco
che la natura punisce facendo ammalare di cancro i residenti.
Once Upon A Time An Atomic Bomb
indaga in che modo il male insito nella mano dell'essere umano, possa minare lo
splendore dell'ambiente in nome della scienza.
Il documentario di Riccardo
Migliore offre lo spettacolo di paesaggi (apparentemente) incontaminati, che in
realtà nascondono l'incubo di Hiroshima e Nagasaki, il male nascosto che si
manifesta sotto forma di una cellula tumorale.
Il regista si sofferma con campi
lunghi sulla bellezza di questi posti, e l'ottimo utilizzo della fotografia ne
esalta lo splendore, con panorami mozzafiato, tramonti, alberi, la terra, che
fa da splendida cornice e allo stesso tempo da contrasto alle drammatiche
testimonianze di chi ha perso la madre o il padre per colpa di questa
"ricerca".
Se dal punto di vista narrativo è
ineccepibile, dal punto di vista tecnico è lievemente carente, dovuto alla
scarsità di budget, finendo per influire inevitabilmente sulla tecnica,
specialmente nelle carrellate, poco fluide, mentre i campi lunghi sono
perfetti, ma nel complesso è un'opera ben diretta e soprattutto interessante,
che ci fa venire in mente quanti errori ha commesso l'uomo nel corso degli
anni, e quanti errori continua a fare a danno del magnifico paese che ci
ospita: il mondo.
Voto: 7.5
(ALESSANDRA MURONI)
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